Rendiconti

SOMME RESTITUITE

Fino al 31 Dicembre 2016 questa è la somma restituita dall'intero gruppo consiliare:


Da gennaio 2017 i rimborsi, le indennità, la rendicontazione delle spese effettuate e le restituzioni aggiornate sono consultabili sul portale nazionale https://tirendiconto.it/regioni/riepilogo_regionale.php?regione=4

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Trattamento economico e rendiconto

Per il Movimento 5 Stelle i costi della politica e la trasparenza sono uno dei ‘cavalli di battaglia’ fondamentali. I portavoce del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale della Campania, coerentemente con quanto dichiarato in campagna elettorale, trattengono 5.000€ lordi di indennità di carica e rendicontano nel dettaglio le spese di esercizio del mandato per le quali chiedono il rimborso, restituendo alla collettività le eccedenze dello stipendio, tutte le indennità di funzione dovute per le cariche istituzionali ricoperte e la quota di spese di esercizio del mandato non rendicontate.

Alla cifra lorda trattenuta di 5.000€, una volta detratto il TFR (5%), viene applicata un'aliquota fiscale forfettaria del 30% che è quella intermedia (approssimata precauzionalmente per eccesso) tra la minima e la massima previste dagli scaglioni fiscali ai fini irpef. La somma netta trattenuta da ogni Consigliere è dunque di 3.325,00€ come risulta dal seguente schema:

Retribuzione lorda trattenuta TFR Imponibile Imposte dovute con Irpef al 30% Retribuzione netta trattenuta
5.000,00€ 250,00€ 4.750,00€ 1.425,00€ 3.325,00€

E' stato seguito questo criterio vista l'impossibilità di determinare a priori le aliquote irpef individuali dei singoli consiglieri. Ogni consigliere infatti non solo detiene una diversa posizione fiscale di partenza, ma la stessa posizione può essere soggetta a modificazioni nel corso dell'anno fiscale. Al termine di ogni esercizio finanziario verrà determinato un eventuale conguaglio, positivo o negativo a seconda se l'aliquota finale sarà superiore o inferiore al 30% stabilito inizialmente.

La rendicontazione viene pubblicata ogni 4 mesi e le restituzioni dovute vengono destinate a finalità di bene comune di volta in volta individuate oppure accantonate nell'attesa di venire destinate alla collettività attraverso l'iniziativa prescelta. Oltre a tagliarsi lo stipendio, i portavoce hanno scelto di rinunciare ad ogni benefit previsto, come ad es. smartphone e schede telefoniche forniti dal Consiglio Regionale.

 

Trattamento pensionistico

Ad oggi il trattamento economico dei consiglieri regionali in Campania non prevede alcuna forma di accantonamento pensionistico. Pertanto i portavoce trattengono queste somme ogni mese, al fine di provvedere ad una qualche forma di contribuzione pensionistica volontaria. Nota a parte per i portavoce lavoratori dipendenti in aspettativa non retribuita: hanno diritto di chiedere i “contributi figurativi” all'azienda/ente di provenienza (articolo 31 Statuto dei Lavoratori) calcolati sulla retribuzione che percepivano prima dell’elezione. Loro trattengono solo la differenza tra l’intero ammontare dei contributi percepiti dagli altri consiglierii e i contributi figurativi.

Il lavoratore, per ciò che concerne l'assicurazione di un trattamento pensionistico del quale potersi avvalere al termine dell'attività, gode, per legge, di vedersi riconosciuto il diritto al percepimento della somma, avendo, nel tempo, accantonato cifre allo scopo, attraverso modalità diverse tra le varie categorie (trattenute sulla busta paga per i dipendenti, versamenti del datore di lavoro per la quota di loro spettanza, versamenti diretti alle rispettive casse dei professionisti, etc.).

Al fine di rendere l’idea più chiaramente, basta tener presente che il Lavoratore Dipendente nel settore privato, versa una contribuzione pari al 33% (23,81 a carico datore e 9,19 a carico dipendente); il Lavoratore Dipendente del settore pubblico (es. Ministero del Tesoro) versa il 32,65% (23,80 + 8,85); i Lavorati Dipendenti Pubblici dello Stato - docenti Università pubbliche versano alla CTPS una contribuzione del 33% (24,20 + 8,80) mentre Artigiani e Commercianti versano il 24% e così via.

Tenuto in debita considerazione tutto quanto indicato in precedenza, abbiamo pertanto ipotizzato un valore medio di riferimento che, sulla base delle indicazioni cui riferirsi ovvero quelle fissate per i lavoratori nelle molteplici loro esplicazioni d’attività, ed avendo quale riferimento retributivo il parametro dei 5.000,00 Euro lordi, può essere inquadrato e fissato nel 24% a carico del “Datore di Lavoro” e del 9% a carico del “Lavoratore”, come indicato nel seguente schema:

Retribuzione lorda Contribuzione a carico del datore di lavoro Contribuzione a carico del lavoratore Totale contribuzione
5.000,00€ 1.200,00€ 450,00€ 1.650,00€
1.200,00€ (*)

(*) Cifra volontariamente ribassata rispetto al trattamento spettante

Rendiconti consiglieri fino al 31 dicembre 2016

cammarano

ciarambino

cirillo

malerba

muscara

saiello

viglione