“Da 24 ore sono scaduti i termini, definiti dal ministero della Salute, per la proroga dei contratti relativi al personale precario della sanità, assunto durante la prima fase di emergenza Covid.
Parliamo di migliaia di lavoratrici e lavoratori precari che rischiano di essere mandati a casa in una fase in cui, soprattutto in Campania, il tasso di contagi sta salendo vertiginosamente. Sarebbero bastati 18 mesi di servizio, anche non continuativi, per vedersi garantita la stabilizzazione. Eppure molti di quegli operatori, tra medici, biologi, oss e tecnici, ormai integrati nel tessuto aziendale e fondamentali per il funzionamento dei reparti, rischiano di ritrovarsi senza occupazione per qualche settimana, se non addirittura qualche giorno in meno di servizio. Donne e uomini che abbiamo definito eroi, messi alla porta per la mancata definizione di criteri di priorità, che la Regione avrebbe emanare già da tempo adeguandosi alle previsioni contenute nella Legge di Bilancio”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello. “La Regione – sottolinea Saiello - deve farsi promotrice con il Governo affinché la scadenza dei termini dei 18 mesi sia spostata fino al 31 dicembre. Due settimane fa, in risposta a una nostra interrogazione in aula, la giunta ci assicurò che avrebbe messo mano a una ricognizione numerica dei precari esistenti, così da mettere mano allo scorrimento delle graduatorie. Ne va della garanzia di un’adeguata assistenza. Non possiamo consentire che centinaia di professionisti, che per due anni hanno prestato servizio con sacrificio e dedizione, contribuendo a combattere questo terribile virus, maturando esperienza e competenze, finiscano in mezzo a una strada, lasciando una lacuna incolmabile in un sistema sanitario regionale già deficitario”.